È un accordo strategico quello siglato tra i due consorzi Agribologna, tra i leader nella produzione di ortofrutta a livello nazionale (10 soci agricoltori, con 3.500 ettari di superfici coltivate, 21 piattaforme attive in Italia e 2 in Europa, 35.000 mq di magazzini refrigerati e 220 dipendenti) e Bia, primo produttore di biologico in Italia con 3.000 ettari di terreni in produzione di ortofrutta fresca.
La partnership è mirata a una vera e propria integrazione fra le due realtà, sul fronte della produzione agricola e logistico-gestionale.
Nasce, nei fatti, un nuovo polo italiano del biologico, con caratteristiche produttive, organizzative e logistiche tali da posizionarsi ai vertici del comparto, in linea con i principali player di riferimento. L’accordo viene siglato in una fase che vede il settore del biologico cresciuto del 4.4 per cento nell’ultimo anno (dati Ismea-Sinab, giugno 2020) e con prospettive di ulteriore crescita per il futuro, anche a breve e medio termine. Alla base della partnership, una visione e un’identità comuni ai due consorzi, a partire dalla centralità attribuita a sostenibilità ambientale e sociale, relazioni con i soci produttori, modelli di gestione ed efficienza nell’organizzazione commerciale.
“Guardiamo alla partnership con Bia, la prima piattaforma produttiva del biologico a livello nazionale, come ad un’alleanza strategica, a cui diamo il via con grande soddisfazione, peraltro nell’anno internazionale dell’ortofrutta commenta Lauro Guidi, presidente del consorzio Agribologna. “I fattori identitari che ci accomunano sono centrali. Ancora di più, in tempi oggettivamente non facili come questi, per il sistema-Paese, siamo particolarmente orgogliosi di poter affermare che Agribologna e Bia hanno come obiettivi prioritari, oltre alla qualità e all’eccellenza dei prodotti e alla sostenibilità ambientale, quello della giusta remunerazione e del giusto reddito agli agricoltori. Potremo insieme arrivare ad una copertura territoriale che non esiterei a definire molto importante, anche grazie al nostro presidio del Centro Nord Italia. Diamo il via con una particolare emozione a questo decisivo impegno nel biologico, da parte di Agribologna, forti del nostro impegno di sempre nella sostenibilità ambientale e della lotta integrata, per la salute dei lavoratori e dei consumatori, nonché della storica e vincente verticalizzazione, propria di Bia, quale eccellenza di settore”.
Il consorzio Agribologna è tra i pionieri dell’agricoltura integrata a livello nazionale, con sempre nuovi progetti di ricerca e sviluppo, ha di recente convertito oltre 120 ettari a coltivazione biologica. Il Consorzio Bia costituisce la prima piattaforma italiana di produzione di prodotti ortofrutticoli biologici, e da sempre si dedica esclusivamente a questo comparto e alla sua commercializzazione. Il fatturato consolidato dei dodici soci del consorzio Bia supera gli ottanta milioni di euro solo di produzione biologica e la loro dislocazione territoriale consente di coprire pressoché tutte le produzioni tipiche delle più importanti regioni italiane dalla Sicilia al Trentino-Alto Adige passando anche per la Sardegna. Antonio Fricano, presidente del consorzio Bia: “La sinergia tra i centri di confezionamento dei soci di Bia, dislocati prevalentemente nel Sud-Italia, ma presenti anche in Lombardia e Trentino, e la struttura di Agribologna consentirà di coprire l’intero territorio italiano”. L’obiettivo è completare l’operazione generale entro agosto, per essere a pieno regime nell’autunno del 2021.
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