In questa fase complicata per il nostro Paese la direzione Generale del patronato Enasc continua con la formazione a distanza per gli operatori del territorio per non smarrire la strada della crescita nella qualità. Anche in questo periodo dettato purtroppo dalla pandemia è fondamentale preparare/informare chi opera quotidianamente nelle nostre sedi territoriali e assicura un servizio di qualità ai cittadini. Non è stato semplice districarsi tra decreti rilancio, ristori, bonus, indennità ma la caparbietà dei nostri referenti ha garantito un punto di riferimento sicuro in questo periodo così difficile.
La sede centrale dell’Istituto con uno staff di alta qualità e professionalità ha continuamente aggiornato, anche sul sito Enasc, sulle principali novità introdotte dai vari Dpcm. Ma non abbiamo dimenticato la formazione: dall’inizio di settembre abbiamo programmato una serie di incontri con tutti i dipendenti del patronato. Al centro dell’evento formativo gli incontri di contribuzione nella galassia previdenziale: quali strumenti per utilizzare tutta la contribuzione versata nelle varie gestioni pensionistiche in un mondo del lavoro sempre più frammentato. Questa la grande sfida: dare la giusta consulenza agli assistiti che hanno contribuzioni versate in varie gestioni. I relatori che hanno presentato questa complicata materia sono Luigi Rosa Teio e Walter Recinella della direzione centrale Enasc. Hanno tentato di trasmettere agli operatori le nozioni base portando anche casi concreti e situazioni particolari. La risposta è stata molto positiva con interventi e sollecitazioni da parte degli intervenuti. L’esposizione è partita riassumendo gli strumenti in campo per utilizzare tutta la contribuzione: Totalizzazione (D.L. 42/2006), Cumulo (L. 228/2012 modificata dalla L. 232/2016), Cumulo nel sistema contributivo (D.Lgs. 184/97), Computo nella gestione separata (D.M. 282/96), Ricongiunzione onerosa (L.29/79 e L. 45/90). I relatori hanno sottolineato con forza l’importanza delle parole previdenziali e delle scelte da proporre agli assistiti. La posizione assicurativa è al centro del nostro sistema previdenziale per questo è cruciale conoscere gli strumenti che la legge ha introdotto.
Il momento formativo è continuato approfondendo in particolare una facoltà poco conosciuta che riguarda il computo nella Gestione Separata. La norma del 1996 consente di accentrare tutta la contribuzione versata nelle varie gestioni (ad esempio come dipendente, autonomo, nel settore pubblico, all’estero) nella gestione separata introdotta dalla legge Dini la 335/95 dove versano gli amministratori di società, i collaboratori e i liberi professionisti senza cassa. Tra i requisiti richiesti per poter accedere al computo è avere almeno un contributo ante il 1996, un mese di contribuzione nella gestione separata, almeno 15 anni di contribuzione in totale, di cui almeno 5 anni di contribuzione dal 01/01/1996. Questa opportunità consente di poter accedere alla pensione di vecchiaia, anticipata, indiretta e all’inabilità. L’operazione è gratuita. Altra novità importante introdotta dal legislatore in questi anni è il cumulo gratuito. Vediamo come funziona: un assicurato che ha versato contributi in varie gestioni (ad esempio una cassa dei liberi professionisti, come lavoratore dipendente privato, come pubblico dipendente, nelle gestioni speciali, come lavoratore autonomo) può utilizzare tutti gli spezzoni gratuitamente per maturare il diritto a pensione. Il concetto del cumulo è semplice: ogni cassa previdenziale calcola la contribuzione nella stessa sia per la misura dell’importo che per il diritto e si possono utilizzare tutta la contribuzione.
Con un esempio tentiamo di rendere più semplice il meccanismo: un assistito ha maturato 10 anni come lavoratore dipendente (Fpld), 13 anni nell’ex Inpdap (ha lavorato in comune) e 20 anni nell’ Inarcassa (è un architetto). In questo caso, con il cumulo della contribuzione potrà raggiungere il requisito dei 42 anni e 10 mesi per accedere alla pensione anticipata Fornero, che altrimenti non raggiungerebbe tenendo separate le contribuzioni. Con il calcolo pro-quota ogni cassa calcola la sua parte non danneggiando, quindi, l’importo finale della pensione. Un mondo nuovo ma che rappresenta il futuro della previdenza nel nostro paese, riuscire a diventare “detective” della posizione assicurativa diventerà cruciale per dare una consulenza di qualità ai cittadini.
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