Si chiama “mototerapia” e ha l’obiettivo di far vivere ai ragazzi con disabilità un’esperienza unica: accompagnati ognuno da un pilota di freestyle motocross possono montare in sella insieme a loro e provare la sensazione di libertà e gioia di vivere che solo una moto sa dare. “Mototerapia” non è riconosciuta almeno per ora come una vera e propria terapia, ma gli effetti positivi che sprigiona sono ormai visibili a tutti. A portare avanti da oltre dieci anni questo progetto è il pilota di freestyle motocross Vanni Oddera. Gli ingredienti sono la passione e l’adrenalina che dà la moto a chi ha disabilità, soprattutto bambini e ragazzi. Numerosi gli eventi, tra cui una festa organizzata a Varazze, in Liguria, in cui Vanni Oddera e tutti i campioni della daboot riconosciuti tra i migliori piloti di freestyle motocross al mondo hanno regalato un freestyle show senza precedenti e hanno fatto assaporare l’esperienza delle due ruote a più di 400 ragazzi speciali, accompagnati da tanti ospiti del mondo dello sport, dello spettacolo e ovviamente della moto. Media partner digitale è Moto.it
“Siamo orgogliosi di affiancare Vanni Oddera nella sua avventura con la mototerapia, un’avventura che ogni giorni di più sta coinvolgendo tantissime persone e che noi con Moto.it vogliamo contribuire a diffondere racconta Moreno Pisto, brand & content manager di AM network, leader digitale in Italia e Europa nel settore editoriale automotive. “Con mototerapia abbiamo la possibilità di dimostrare come la passione per le moto possa essere veramente trasversale e vissuta da tutti e diventare un modo per sentirsi meglio e divertisti, ma sempre in sicurezza”.
“Regalando un sorriso diventiamo tutti più felici e il mondo può diventare un posto migliore se solo impariamo a dedicare un po’ di tempo e gioia di vivere agli altri. Se lo fai ti accorgi che è una figata, ti fa stare bene ed è la cosa più rock’n’roll di tutte – dichiara con entusiasmo Vanni Oddera, instancabile nell’organizzare in giro per l’Italia, non solo nelle piazze, ma anche negli ospedali con speciali moto elettriche per coinvolgere tutti i bambini che non possono uscire all’aria aperta.
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