Una petizione per sensibilizzare sul tema della sicurezza a scuola e per riaprire gli istituti scolastici solo in sicurezza. A farsi promotrice dell’iniziativa è stata l’Unsic, che ha lanciato una petizione su Change che ha raccolto quasi 200mila adesioni in pochi giorni. Pur ritenendo importante la scuola in presenza, secondo l’Unsic in questo periodo di pandemia non ci sarebbero le condizioni per garantire la sicurezza nelle classi, soprattutto a causa dei mezzi pubblici e degli assembramenti davanti alle scuole. Da qui la richiesta della didattica a distanza per le scuole superiori – quelle con il maggior numero di asintomatici fino all’attenuarsi dell’emergenza sanitaria.
I numeri, del resto, confermano il rilevante apporto delle scuole superiori alla pandemia, causato principalmente da ciò che “vi ruota attorno”. I dati dell’Istituto superiore di sanità: al 25 agosto 2020 risultavano 9.544 contagiati nella fascia 0-19 anni, diventati ben 102.419 al 7 novembre, con una crescita da due a cinque volte di più rispetto alle altre fasce di età. Dopo la chiusura delle scuole superiori con il Dpcm del 6 novembre 2020, quando è stata applicata la didattica a distanza, la fascia scolastica che era in testa alla classifica è scesa al quinto posto. Se in precedenza i contagi della fascia scolastica erano cresciuti di dieci volte, dalla chiusura in poi sono saliti solo del 45,69 per cento. La riapertura delle scuole è diventato più un fatto politico, di “normalizzazione” della situazione, che non una scelta in linea con le richieste di docenti, genitori e studenti, in maggioranza favorevoli a proseguire con la Dad, come dimostrano numerosi sondaggi (Inapp, La Tecnica della scuola, Orizzonte scuola. Skuola.net, ecc.).
L’iniziativa dell’Unsic ha goduto di vasta eco da parte degli organi d’informazione. Il presidente del sindacato datoriale, Domenico Mamone, è stato intervistato dal Fatto quotidiano. Il responsabile dell’Ufficio comunicazione dell’Unsic, Giampiero Castellotti, è stato intervistato da Radio Capital e dalla rivista DiPiù. Il tg “Studio Aperto” di Italia 1 ha dedicato ben due servizi alla petizione. La notizia è finita anche sul sito di Sky Tg 24. Articoli sono usciti sui principali quotidiani nazionali (Corriere della Sera, Il Fatto quotidiano, Il Messaggero, Il Secolo d’Italia, Il Sole 24 Ore, Il Tempo, ecc.), su quotidiani locali (Corriere dell’Umbria, Il Gazzettino, Il Resto del Carlino, L’Adige, La Gazzetta del Sud, La Nuova Sardegna), su testate on-line (Huffington Post, Open, Fanpage, Next) e su numerose testate locali in tutta Italia.
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